Dal giorno della scoperta dell'insediamento di Longola, gli scavi sono stati effettuati a più riprese anche grazie all'intervento delle istituzioni, delle associazioni locali, dei media, della popolazione di Poggiomarino e degli studiosi di tutto il mondo, che hanno sostenuto la necessità di difendere e valorizzare il sito.
Con sforzo e dopo diverse traversie, generate anche dagli elevati costi di gestione di uno scavo in un'area sotto falda, si è ottenuta la delocalizzazione dell'impianto di depurazione del fiume Sarno e soprattutto nel 2013 il Comune di Poggiomarino ha ottenuto un finanziamento di 2.500.000,00 euro da parte della Regione Campania- Assessorato Turismo e Beni Culturali per la realizzazione di un progetto molto ambizioso.
E' intenzione del Comune di Poggiomarino, infatti, contribuire alla valorizzazione dell'area archeologica così che possa essere da traino nell'ambito turistico, culturale e commerciale.
In coerenza con tali obiettivi, il progetto che ha ottenuto il finanziamento ha previsto la realizzazione di un Parco Archeologico Naturalistico che, come si evince dalla planimetria generale, è strutturato in:
- Una prima zona totalmente scoperta che funge da ingresso al Parco comunale, con un viale pietroso che conduce visitatori e addetti alla successiva zona parzialmente coperta;
- Una seconda zona estesa su una superficie totale di circa 32.000 mq, che resta in gestione esclusiva della Soprintendenza, ed include le zone di scavo nonchè laboratori, uffici e depositi.
- Una terza zona in cui è stato realizzato il Parco Archeologico Naturalistico di Longola. Essa si estende su una superficie totale di circa 25.000 mq e conta servizi essenziali: WC, segreteria, spazi coperti per accoglienza, mostre ed eventi, oltre che spazi multimediali e didattici. Nella parte finale è presente una zona lasciata allo stato naturale, previa opportuna piantumazione di essenze verdi d'alto fusto autoctone, per ricreare le condizioni favorevoli al riprodursi del manto vegetale originario dell'epoca protostorica come risultante dagli studi eseguiti dalla Soprintendenza. Questa piantumazione si sviluppa tutt'intorno alla grande piastra circolare in cemento ove trova localizzazione la ricostruzione a grandezza naturale del villaggio protostorico di Longola, realizzato con tecnologie e materiali opportuni, capaci di resistere en plein air, nell'ambiente umido dei canali ricostruiti percorribili a pelo d'acqua. L'area ripopolata da arbusti spontanei ed essenze palustri può ospitare attività di bird-watching, nel rispetto dei flussi migratori degli uccelli presso le idonee postazioni in legno ricavate tra le dune inerbite e ripopolate con alberi d'alto fusto di cui sopra.
Si auspica che il progetto consenta di creare un circuito turistico virtuoso che dai vicini comuni di Pompei, Castellammare di Stabia, Ercolano, Boscoreale possa essere attratto verso una nuova destinazione archeologica di carattere diverso dalle altre, in quanto riferita ad un periodo storico di gran lunga più antico.
Innescando sinergie con gli altri Comuni del Vesuviano e della valle del Sarno, per i quali Poggiomarino funge da cerniera naturale di collegamento, si possa coniugare il turismo storico-archeologico con quello ecologico e consentire un suggestivo viaggio nel tempo lungo un itinerario che tocchi le varie epoche emerse nel corso degli scavi e testimoniate da reperti unici al mondo.
Si potrebbe restituire, inoltre, una dignità idraulica ed ambientale, al fiume Sarno, che potrebbe essere un'ulteriore via di comunicazione per condurre i flussi turistici al sito ed infatti il Comune di Poggiomarino ha colto l'occasione dell'istituzione del Parco Regionale del Fiume Sarno per attuare una politica di riqualificazione del tratto di fiume contiguo al sito archeologico.
Non è da tralasciare, poi, che si possa soddisfare la forte domanda di conoscenza emergente dalla popolazione locale che già in passato aveva indotto la Soprintendenza a dotare lo scavo di un interessante sito espositivo temporaneo, ed il Comune di Poggiomarino a realizzare, grazie a fondi europei, alcuni tratti del percorso fluviale.
La domanda potenziale alla quale si darebbe risposta, infatti, è prioritariamente quella delle scolaresche del Comune di Poggiomarino e di quelli limitrofi, che avrebbero un ulteriore stimolo culturale indotto dalla visita a Longola, estendibile, poi, anche a livello nazionale.
Inoltre, si potrebbe estendere ai flussi turistici nazionali ed internazionali individuali e di gruppo che sarebbero disposti a prolungare almeno di alcune ore, se non di una giornata, il proprio viaggio con destinazione presso i siti archeologi della zona, per visitare anche la località di Longola, essendo questo un sito unico nel suo genere.
I destinatari indiretti che fruiranno della nuova proposta culturale saranno le strutture commerciali e ricettive del Comune di Poggiomarino, nonchè dei comuni limitrofi che potranno beneficiare del transito e della sosta di nuovi flussi turistici culturali, altrimenti assenti sul territorio.